Questa moneta da 2 euro con Dante Alighieri ha tanto valore: cercala nel salvadanaio perché vale

Come accade con qualsiasi tipo di valuta, anche nel caso delle monete da 2 euro ci sono innumerevoli casi di monete rare, determinate dal fatto che la maggior parte di queste vengono presentate come monete commemorative. Un ruolo che compete solo a determinate monete e che richiede ovviamente spazio e autorizzazioni.

Nel momento in cui, infatti, la moneta euro è entrata nelle nostre vite, l’Europa ha designato proprio le monete da 2 euro per questo scopo, sia perché rappresentano in un certo senso l’emblema della moneta unica, sia perché sono anche quelle con maggiore spazio per la rappresentazione grafica e design importanti.

Nel tempo, e quindi dal 2002, di monete da 2 euro destinate alla commemorazione di eventi personaggi ce ne sono state tantissime, e tutte con lo scopo di dare spazio e modo ai vari Paesi di essere anche piuttosto indipendenti nella scelta di ciò che andava proposto, ma sempre previa autorizzazione alla sede centrale dell’Europa.

Le monete da 2 euro: tutta la storia che non sai

La loro introduzione è avvenuta con tutto il resto delle banconote e delle altre monete di più piccolo valore nel 1999, quando ovviamente ancora c’era una fase di transizione che ha previsto la convivenza della moneta unica con le altre valute nazionali. Anche in Italia le cose sono andate così, fino alla fine dell’anno 2001, quando è scattato il momento della moneta unica.

Quindi, si tratta di una moneta che è stata coniata a partire dall’inizio dell’avventura con la nuova valuta comunitaria, e che da subito è stata pensata con uno scopo ben preciso. Il tutto è relativo al suo design, che sul retro è uguale per tutti i paesi dell’Eurozona, presentando la mappa dell’Europa; mentre il fronte può cambiare, perché è destinato ad ospitare annualmente il design che ogni Paese europeo decide di mettere su.

In pratica, presentando una domanda alla Commissione Europea, si ottiene l’autorizzazione di coniare un tot di monete da euro, quantità che cambia in base alla popolazione presente o alle dimensioni del Paese, per commemorare un evento o un personaggio storico. Questo è possibile che avvenga per al massimo due celebrazioni nel corso dell’anno; e intanto si procede pure al mettere in circolazione le monete normali da 2 euro che sono quelle comuni a tutti.

Casi particolari: ecco i più controversi

Queste monete da 2 euro presentano dei dettagli che spesso sono riconducibili alla presenza di alcuni errori commessi durante il conio, e quindi che sono assolutamente fortuiti. Ma nella stragrande maggioranza dei casi, si presentano anche delle situazioni piuttosto controverse, su cui i collezionisti di monete, i famosi numismatici, discutono in modo molto importante.

Una di queste situazioni è sicuramente riconducibile alla moneta coniata in Lettonia nel 2018. Questa raffigurerebbe una donna in costume tradizionale lettone, ma è stata fortemente criticata per un motivo banalissimo: infatti, somiglierebbe a un‘iconografia usata nel passato sovietico. Cosa che ovviamente non viene apprezzata, perché sono tante le conseguenze connesse a quel contesto storico.

Un altro dibattito si è poi anche aperto in merito alla moneta da 2 euro che il Belgio avrebbe voluto coniare in merito al ricordo del 200° anniversario della battaglia di Waterloo, un evento che la Francia ha comunque considerato sempre proprio e che ha portato la Commissione a mostrare il veto. Dal canto suo, il Belgio ha invece prodotto una moneta speciale per l’occasione da 2,5 euro.

Ma quanto vale e com’è messa la moneta da 2 euro con Dante Alighieri?

Anche l’Italia non ha perso l’occasione di portare in auge l’attenzione verso alcuni momenti storici e verso quei personaggi storici che hanno davvero reso l’Italia tutta fiera di poter annoverare tra i suoi connazionali menti eccelse, scienziati e anche letterati che hanno, possiamo dirlo, fatto grande la storia del nostro Paese. Tra questi c’è proprio Dante Alighieri.

Paroliere toscano, di grande impeto ma dalla fortuna acquisita postuma, è considerato nel nostro Paese, ma anche a livello mondiale colui che ha davvero dato il via alla lingua italiana, ha mostrato a tutti come si facesse la letteratura, ha dato la svolta della scrittura e ha chiamato in causa il nostro passato glorioso, quello di Virgilio e dell’epica greca e romana in particolare, mettendola nero su bianco con la realizzazione di opere di un certo calibro, tra tutte la Divina Commedia.

E’ una delle monete che più di ogni altra rappresenta la moneta da 2 euro in Italia, che presenta come padron proprio Dante, considerando il padre della lingua italiana, ritratto seguendo un busto del poeta toscano prodotto da Raffaello, altro personaggio di spicco dell’Italia rinascimentale. Oggi non ha un grandissimo valore collezionistico, ma per l’Italia, invece, ha un grandissimo impatto emotivo.

Il valore collezionistico di una moneta

E’ chiaro che per una moneta da 2 euro in corso di validità il valore numismatico non possa essere di chissà quale grande entità perché si valutano sempre tanti aspetti, soprattutto il fatto di essere rara e molto antica, per raggiungere cifre considerevoli. Ciò non toglie che con il passare del tempo, anche la moneta da 2 euro con Dante potrebbe davvero avere grandi conquiste.

E già oggi molte di queste sono di grande valore, perché magari appartengono e sono state coniate in Paesi dell’Eurozona dove non è permesso coniare tantissimi esemplari, e già questo le rende particolarmente rare e poco rintracciabili. Se poi sono presenti errori conio o caratteristiche particolari, potrebbero anche acquistare maggiormente e ulteriormente valore.

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