Diffuse ormai da qualche anno, le stufe a pellet rappresentano una soluzione ecologica ed efficiente per riscaldare la propria casa. Questo tipo di riscaldamento utilizza il pellet come combustibile che è un materiale ottenuto dalla lavorazione di scarti del legno, a sua volta già lavorato. Tale genere di stufe garantiscono un efficientamento energetico notevole.
Sicuramente le stufe a pellet offrono vantaggi dal punto di vista della sostenibilità ambientale, perché si tratta di un riuso di scarti che non vanno così perduti, ma una delle questioni più dibattute da coloro che vorrebbero installarla è se tale tipo di stufa può essere installata anche senza canna fumaria, obbligatoria per altri tipi di stufe.
Questo è un dubbio nutrito soprattutto da chi vive in condominio o in un’abitazione dove installazione di una canna fumaria potrebbe essere complessa e problematica. Pertanto, è opportuno sapere cosa dice la legge a proposito e se vi sono normative specifiche che regolano la messa di una stufa a pellet anche senza canna fumaria.
Si può installare una stufa a pellet senza canna fumaria?
Per rispondere a questa domanda, la legge di riferimento è la normativa UNI 10683 che prevede che i fumi prodotti dalla combustione in stufe a pellet debbano essere convogliati all’esterno mediante canna fumaria indipendente e che termini oltre il tetto dell’abitazione. Quindi, il convoglio dei fumi a parete non è permesso.
La presenza di una canna fumaria verticale, che superi il tetto dell’edificio, è obbligatoria. Inoltre, il Decreto Ministeriale numero 37/2008 pone l’obbligo che l’impianto di riscaldamento debba essere certificato da un tecnico qualificato autorizzato per essere in regola e sicuro per gli ambienti domestici. Il personale abilitato deve rilasciare il certificato di conformità.
Tuttavia, è importante sapere che le normative riguardanti gli impianti di riscaldamento domestico è l’installazione di stude a pellet con o senza canna fumaria possono variare sia a livello locale che regionale. Pertanto, è consigliabile informarsi presso il proprio Comune di residenza o rivolgersi agli enti regionali preposti a tale materia.
Stufe a pellet senza canna fumaria tradizionale
Nonostante l’esistenza della normativa UNI 10683 che prevede l’obbligatorietà di una canna fumaria tradizionale certificata e conforme ai termini di legge, occorre sapere che esistono specifiche stufe a pellet senza canna fumaria. Esse sono in realtà dotate di un impianto di scarico dei fumi, che differisce da quello della canna fumaria.
Tali stufe a pellet senza canna fumaria utilizzano un altro tipo di tubo di scarico dal diametro più piccolo, di solito di circa 8 centimetri, per convogliare i fumi della combustione all’esterno. Il tiraggio dei fumi avviene mediante una ventola elettrica che assicura la corretta espulsione dei gas di combustione all’esterno dell’abitazione.
In caso di interruzione dell’elettricità, queste stufe devono essere dotate di un sistema di tiraggio e scarico naturale. Quindi, anche se le stufe a pellet senza canna fumaria possano rappresentare una soluzione, esse sono comunque dotate di un sistema di evacuazione dei fumi all’esterno conforme alle normative vigenti. L’installazione deve essere effettuata da personale qualificato.
Pro e contro delle stufe a pellet senza canna fumaria
Le stufe a pellet senza canna fumaria tradizionale offrono diversi vantaggi, come una maggiore semplicità e versatilità di installazione, senza dover necessariamente effettuare interventi edilizi di una certa portata. Per questo le stufe a pellet senza canna fumaria sono adatte per quelle situazioni in un mettere una canna fumaria tradizionale sarebbe complesso e difficile.
Tuttavia, ci sono anche i contro da considerare. Una stufa a pellet senza canna fumaria tradizionale necessità comunque di un sistema per espellere i fumi all’esterno che sia conforme alla normativa vigente e ciò potrebbe comportare costi aggiuntivi e interventi di varia natura. Inoltre, la ventola di tiraggio dipende dall’energia elettrica.
Se questa viene a mancare, l’uso della stufa a pellet senza canna fumaria tradizionale risulta limitato e richiesta l’installazione di un sistema di tiraggio alternativo. quindi, prima di procedere all’acquisto è importante valutare pro e contro, le proprie esigenze personali di riscaldamento domestico, oltre che le caratteristiche dell’abitazione, un aspetto molto importante.
Stufe a pellet per condomini
La situazione si complica per i condomini. Per installare una stufa a pellet con o senza canna fumaria tradizionale occorre innanzitutto ottenere il permesso dell’assemblea condominiale, perché la sua installazione potrebbe coinvolgere altre parti del condominio o le parti in comune. Altri aspetti da considerare sono gli eventuali vincoli su facciata e tetto.
Inoltre, la normativa UNI EN 13501-1 impone il divieto di allaccio della stufa a una rete collettiva ramificata o a un impianto centralizzato. Ciò significa che ogni stufa a pellet, con o senza canna fumaria tradizionale, deve essere dotata di un proprio sistema indipendente di evacuazione di fumi, al di là degli altri impianti presenti nel condominio.