Allora, la candeggina, tutti la conoscono, è quel prodotto che usiamo per disinfettare, per sbiancare, per pulire casa quando vogliamo che tutto sia veramente, ma veramente igienizzato. Ma ecco, ultimamente c’è questa cosa che gira, che qualcuno dice che si possa usare anche come diserbante, come se fosse una soluzione pratica per liberarsi delle erbacce senza troppi problemi.
Ma aspetta un attimo, davvero vogliamo versare un prodotto così aggressivo direttamente sul terreno? Perché alla fine la domanda è questa: ha senso farlo oppure no? Partiamo da un fatto molto semplice: la candeggina è un biocida, cioè uccide qualsiasi cosa, batteri, funghi, virus e, ovviamente, piante. Insomma, non delle belle prospettive!
Sì, anche quelle che non vogliamo eliminare. E non è che si ferma lì, penetra nel terreno, finisce nelle falde acquifere, insomma, non rimane solo dove la mettiamo. E se ci pensiamo, non è esattamente una cosa da poco, perché significa che non è solo un problema per le erbacce che vogliamo togliere, ma anche per il resto dell’ambiente.
La candeggina è davvero utile?
Quindi già qui qualche dubbio dovrebbe venirci. E poi c’è la questione della tossicità. Perché non è che la candeggina sia proprio un prodotto innocuo, anzi, è piuttosto pericolosa. Può provocare ustioni, irritazioni, problemi respiratori. Se finisce sulla pelle brucia, se la respiri irrita, se la mescoli con l’aceto o con altri prodotti acidi finisci per creare un gas super irritante.
E la gente lo fa, pensando di potenziare l’effetto, ma in realtà sta solo peggiorando la situazione. Ma torniamo al discorso del diserbante. Sicuramente, se butti la candeggina su un’erbaccia, quella muore. Fine della storia? Magari. In realtà, nel processo stai contaminando il suolo, alterando la sua composizione e, alla lunga, potresti rendere quell’area meno fertile, meno adatta a qualsiasi altro tipo di pianta.
Senza contare che poi quando piove o annaffi, i residui vanno in giro, e insomma, tutto questo è un po’ un disastro, no? E non solo: non è detto che tutte le erbacce spariscano con un solo trattamento, potresti doverlo ripetere più volte, peggiorando ancora di più la situazione. E allora quali alternative ci sono? Vediamole assieme!
Come eliminare le erbacce
Perché di certo l’esigenza di eliminare le erbacce c’è, e non è che possiamo passare il tempo a combattere con piante infestanti che spuntano ovunque. Una delle soluzioni più semplici, che sembra banale ma funziona, è estirparle a mano. Certo, non è il massimo della comodità, ma se hai un giardino piccolo o uno spazio ridotto, è sicuramente il metodo più ecologico e sicuro.
Poi ci sono i metodi termici, che in pratica consistono nel bruciare le erbacce con attrezzi specifici, tipo pirodiserbatori a gas o elettrici. Funzionano bene soprattutto per i vialetti, le bordure, le zone dove le erbacce spuntano ma non ci sono altre piante da proteggere. Non è che le radici vengono eliminate completamente, quindi ogni tanto devi ripetere il trattamento, ma almeno non stai contaminando il suolo.
Certo, ci vuole un po’ di pratica per usarli bene, ma una volta capito il meccanismo, il risultato è soddisfacente. Un’altra soluzione, se non hai fretta, è coprire le erbacce con teli, cartoni o pacciamatura. In pratica, le soffochi, non gli dai luce e tempo un po’ muoiono da sole. Questo metodo è perfetto se vuoi preparare il terreno per una futura coltivazione o se vuoi proprio evitare che crescano in certe zone.
I metodi naturali
Certo, ci vuole pazienza, ma non richiede nessuna sostanza chimica e, anzi, aiuta anche a mantenere l’umidità del terreno. E in più, puoi anche riutilizzare vecchi cartoni e materiali di scarto, rendendo il tutto ancora più ecologico. E poi ci sono i nuovi diserbanti naturali, tipo quelli a base di acido pelargonico o acido acetico, che sono meno dannosi rispetto ai prodotti tradizionali.
Non sono selettivi, quindi devi fare attenzione a non spruzzarli sulle piante che vuoi tenere, però hanno un impatto ambientale molto più contenuto rispetto alla candeggina. Certo, non sono una bacchetta magica, e magari non funzionano immediatamente su tutte le infestanti, ma sono comunque una scelta più responsabile. Dunque, non va usata mai la candeggina?
Diciamo che, in generale, usare la candeggina per eliminare le erbacce è più un disastro che una soluzione. Ma c’è una cosa per cui può essere utile in giardino, e cioè la disinfezione di attrezzi e materiali. Se usi le stesse cesoie per potare piante diverse, meglio disinfettarle per evitare di trasmettere malattie. Basta una soluzione diluita, lasci in ammollo un po’ e risciacqui bene.
Stai attendo alla prevenzione
E questo vale anche per le mani se hai toccato piante malate: meglio prevenire che curare. Stessa cosa per i vasi, le fioriere, i tutori delle piante: un po’ di candeggina diluita, lasci agire, sciacqui e via. Questo sì che ha senso, perché aiuta a prevenire infezioni e malattie senza disperdere il prodotto nel suolo. E se hai piante delicate che tendono ad ammalarsi spesso, tenere puliti gli attrezzi è ancora più importante. Poi c’è chi la usa per combattere certe malattie delle piante o per proteggere le piantine da alcuni parassiti.
Tipo, alcuni giardinieri immergono le giovani piantine di porro in una soluzione diluita prima di trapiantarle, per proteggerle dalla tignola. Non è un metodo diffusissimo, ma qualcuno lo trova efficace. Comunque, qualunque sia l’uso che ne fai, devi stare attento. Guanti, occhiali, mascherina se necessario. Non è un prodotto da prendere alla leggera. E mai, mai, mescolarlo con altri prodotti, soprattutto quelli acidi. Quindi, insomma, la candeggina per le erbacce? No, grazie. Ci sono alternative molto migliori, meno pericolose, più sostenibili. Per disinfettare attrezzi e vasi? Ok, ma con le dovute precauzioni. Alla fine, basta un po’ di buon senso per evitare di fare danni inutili.