Candeggina come diserbante: ecco cosa devi sapere

Negli ultimi anni, nel mondo del fai da te e del giardinaggio, si è diffusa una tendenza che lascia sorpresi in molti, ovvero adoperare la candeggina in sostituzione dei diserbanti tradizionali. Da un lato questa tecnica può dare l’idea di essere un trucco casalingo per combattere economicamente e in modo rapido le erbacce.

Ma dall’altro lato, utilizzare la candeggina contro delle piante può farci sorgere molte preoccupazioni, sia in termini di impatto ambientale che di sicurezza. Infatti, l’utilizzo non appropriato di prodotti chimici come la candeggina potrebbe trasformarsi da rimedio efficace contro le erbacce in un possibile problema per la salute delle persone e dell’ecosistema circostante.

In questo articolo andremo insieme ad analizzare approfonditamente questo fenomeno, cercando di capire come la candeggina riesca ad agire sulle erbacce, quali sono i rischi legati al suo utilizzo, le possibili ripercussioni su piante e terreno, e vedremo anche delle possibili alternative più sicure e sostenibili per noi stessi e l’ambiente.

Una soluzione insolita

Tutti noi nel quotidiano cerchiamo di mantenere il nostro giardino ordinato e pulito, e le erbacce rappresentano da sempre l’ostacolo principale. Per questo tipo di problema, tradizionalmente, vengono utilizzati diserbanti specifici. Questo tipo di prodotti, negli anni, si sono rivelati efficaci, ma non sempre con un costo ed una sostenibilità ambientale adeguata.

Questo ha spinto molte persone a cercare soluzioni a questo problema comune più economiche, e, possibilmente più “naturali”, come la candeggina. Infatti, grazie alla sua azione aggressiva contro batteri e macchie, la candeggina, è diventata un alternativa che, all’apparenza, potrebbe risolvere il problema delle erbacce in maniera rapida ed efficace.

Tuttavia questa scelta è dovuta più alla ricerca di una soluzione immediata che da una attenta valutazione su costo e rischi. Infatti, molta gente comune che si cimenta nel giardinaggio vengono attratti dall’idea di questo rimedio casalingo, ma non sempre rendendosi conto che la candeggina non è pensata per interagire con le piante in maniera “selettiva”, rischiando così effetti indesiderati.

L’azione della candeggina sulle piante

Essenzialmente, quando andremo ad applicare la candeggina sulle erbacce, il principio attivo disinfettante e sbiancante penetra nelle cellule vegetali, denaturandone le proteine e danneggiando così le membrane cellulari. Questo porta alla rapida disidratazione e successivamente alla morte della pianta stessa , che esteticamente apparirà scolorita con le foglie quasi bruciate.

Nonostante sia comprensibile che possa sembrare un effetto vantaggioso per chi di noi cerca di liberarsi di una zona infestata, è importante notare che la candeggina anche sui microorganismi nel terreno. Il risultato che otterremo è un ambiente privo della giusta microflora, fondamentale per mantenere il suolo fertile e per il benessere delle future piante che coltiveremo in quel terreno.

Inoltre, l’efficacia della candeggina varierà in base alla concentrazione e al metodo di utilizzo, rendendoci così difficile la gestione dei suoi effetti aggressivi. Questa mancanza di “selettività” sta a rappresentare uno dei principali svantaggi dati dall’utilizzo della candeggina come diserbante, soprattutto se vogliamo rispettare al meglio l’ambiente che ci circonda.

Le ripercussioni sulla salute e sull’ambiente

Una delle controversie più discusse, legate all’uso della candeggina come diserbante, riguarda senza dubbio i rischi connessi alla nostra esposizione a questo prodotto. Per quanto riguarda la salute, la candeggina è nota per la sua capacità di irritare la pelle, gli occhi e le vie respiratorie, potendo causare gravi danni.

Ad esempio, chi lavora direttamente con la candeggina senza proteggersi adeguatamente rischia di incorrere in irritazioni, bruciature o persino seri danni alle vie respiratorie, in caso di inalazione prolungata. Sebbene molti di questi effetti spesso si manifestano in maniera più lieve, non devono essere sottovalutati, soprattutto in casi di uso frequente.

Invece, dal punto di vista ambientale, la candeggina porta quasi esclusivamente squilibrio. Questo è dovuto dalla facilità con la quale questo prodotto si disperde nel terreno, alterandone il pH e compromettendo la vita di molti dei microorganismi che abitano il suolo, essenziali per mantenere la fertilità del suolo ed evitare di danneggiare l’ecosistema.

Alternative per il benessere dei nostri giardini

La tentazione di ricorrere a prodotti economici e casalinghi, come la candeggina, per eliminare le erbacce è comprensibile, tuttavia è molto importante ricordare che ogni scelta deve essere valutata con attenzione, visti i potenziali rischi per l’ambiente e la salute personale. Optare per metodi naturali e tecniche meccaniche potrebbe aiutarci in questa scelta.

La candeggia, pur essendo efficace e versatile, non è pensata per un impiego nel giardinaggio ed il suo utilizzo improprio può causare danni non previsti. Prendere scelte consapevoli e responsabili è solo il primo passo per un giardino ordinato , unendo metodi tradizionali e innovativi con il rispetto per l’intero ecosistema.

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