Quando piantare il peperoncino: ecco il periodo ideale

Oggi vogliamo parlare di una spezia che risulta essere la preferita dagli italiani, anche se non tutti amano utilizzarla per condire i propri piatti. In effetti ci riferiamo a qualcosa che divide perché ci sono persone che non ne possono proprio fare a meno e altre che, invece, scappano a gambe levate solo a sentirne pronunciare il nome.

Ovviamente non possiamo che riferirci al peperoncino, una pianta che dà origine a una spezia così variegata da risultare fondamentale per la preparazione di moltissime ricette. Il gusto del peperoncino è particolare e sicuramente non tutti i palati e non tutti gli stomaci sono portati per tollerarlo. Chi lo ama però non potrebbe immaginare di mangiare qualcosa senza utilizzarlo.

Oggi siamo qui per scoprire quanto più possibile su questo prodotto della terra, uno dei pochi che ci permette di esaltare al massimo livello il sapore di ogni piatto e risultare poi sempre sul pezzo. Ecco, dunque, cosa sapere sulle caratteristiche del peperoncino, sui suoi benefici e soprattutto sul periodo ideale per procedere alla semina dello stesso.

Che cos’è il peperoncino?

Peperoncino è il nome comune che tutti noi utilizziamo per indicare un prodotto della terra che si distingue non solo per la sua forma davvero unica e particolare, ma anche per il suo gusto piuttosto acceso ed estremamente piccante. In effetti si tratta di un frutto, anche se siamo spesso portati a catalogarlo come spezia proprio perché viene utilizzato in questo settore.

In natura esistono davvero tantissime varietà di questo prodotto e alcune di queste sono così piccanti da risultare persino tossiche. Tutte le altre, invece, possono essere più o meno dolci ed è proprio a causa del loro gusto sempre piccante e intenso che vengono scelte per essere abbinate a ricette di portata esclusiva.

Sicuramente il punto che contraddistingue tutti i peperoncini è Il sentore di piccantezza che può essere più o meno intenso a seconda della tipologia di prodotto. Parliamo poi di un frutto che contiene al suo interno vitamine, fibre, proteine, lipidi e sali minerali, elementi che sono particolarmente indicati per la salute dell’uomo.

Quali sono gli effetti collaterali legati al consumo del peperoncino?

Molte persone amano la sensazione di mangiare qualcosa di piccante, ma è sempre importante sapere che non bisogna esagerare in quanto il pericolo è sempre in agguato dietro l’angolo. Mangiare troppi peperoncini potrebbe infatti comportare diversi problemi di natura gastrica, come ad esempio la creazione di ulcere e perfino irritazioni a carico dello stomaco e dell’esofago.

In alcuni casi potrebbero poi subentrare altre patologie come ad esempio la comparsa delle emorroidi e perfino la sindrome del colon irritabile. Tutto questo si verifica a seguito della presenza di una sostanza che risponde al nome di capsaicina e che per l’appunto è la responsabile della piccantezza del peperoncino. Questa deve essere sempre ponderata poiché altrimenti si rischia davvero grosso.

Mangiare troppo piccante, inoltre, potrebbe avere altre conseguenze sul lungo periodo poiché, in questo modo, si andrà a creare una sorta di barriera sulla lingua che non sempre permetterà di identificare a fondo gli altri sapori, come ad esempio il dolce, il salato e l’aspro. Proprio per questo va bene mangiare piccante, ma sempre senza esagerare.

Per quali ragioni mangiare peperoncino fa bene alla salute?

Ovviamente però, non sono solamente le qualità negative del peperoncino quelle sulle quali vogliamo fare leva, ma vogliamo soffermarci anche sui benefici che questa sostanza potrebbe arrecare al nostro organismo. In primo luogo si dice che il peperoncino faccia bene al cuore proprio perché riesce a dilatare i vasi sanguigni e comportare quindi una diminuzione della pressione sanguigna.

In alcuni casi, poi, riesce a sconfiggere diverse forme di batteri e germi che potrebbero colpire l’organismo umano, perché anche il peperoncino si comporta proprio come un antibiotico del tutto naturale. Come molte altre verdure, inoltre, è ricco di sostanze antiossidanti, ovvero delle cellule benefiche che riescono a contrastare l’invecchiamento della cute e di tutti gli organi.

Pare inoltre che consumare peperoncino con regolarità possa tenere sotto controllo condizioni pericolose come il colesterolo alto, in quanto le fibre contenute nel vegetale vanno ad abbassarne i livelli e lo tengono paradossalmente negli standard. Ovviamente però bisogna valutare la situazione da individuo a individuo, in quanto gli organismi potrebbero reagire in maniera diversa allo stesso stimolo.

Quando bisogna piantare i peperoncini?

Sicuramente andare al supermercato ad acquistare dei peperoncini è qualcosa che possiamo fare tutti tutti i giorni, ma vogliamo mettere la soddisfazione di vedere la piantina nascere, crescere e mettere i primi frutti di questo grande lavoro? Se ne abbiamo la possibilità e siamo quindi interessati a questo tipo di coltivazione, potremmo dedicarci alla stessa con grande semplicità.

Il primo aspetto sul quale dobbiamo informarci è proprio quello legato alla scelta del periodo ideale per procedere alla semina del peperoncino. Ancora una volta questo è sicuramente il periodo dell’anno più indicato per farlo in quanto Febbraio e Marzo sono la risposta ideale a questo tipo di coltivazione. Le temperature però non devono essere troppo fredde e soprattutto bisogna optare per una zona che sia continuamente esposta alla luce del sole.

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