Il mercato offre molte tipologie di prodotti che a primo impatto possono sembrare simili, se non uguali, e tra questi è presente anche l’olio di oliva che fa oltretutto parte dei prodotti con una maggiore varietà di tipologie. Purtroppo però, molte marche che si possono trovare in commercio, sono di una qualità relativamente molto bassa. Per aiutarvi nella scelta, abbiamo deciso che all’interno di questo articolo vi spiegheremo quelle che sono le caratteristiche principali che rendono un olio, scarso qualitativamente.
Per tutti, l’olio di oliva è ovviamente un alimento molto importante sia per la salute che per i nutrienti che contiene, e per questo è utilizzato in moltissimi modi anche all’interno delle diete. Nonostante questo però, è molto importante prestare attenzione all’acquisto di questo prodotto, poiché la qualità e il processo di produzione variano da marca a marca. Rimanere informati è il metodo migliore per evitare di acquistare un prodotto scadente.
Questo può infatti causare problematiche anche a livello gustativo dei piatti nel quale lo si va ad aggiungere, ma può portare anche problemi alla salute se consumato per un lungo periodo. Ciò che permette a queste tipologie di olio di rimanere sul mercato è che molti produttori non pensano a produrre un olio di qualità, ma a ridurre i costi di produzione. Proprio per questo motivo è necessario stare bene attenti alle caratteristiche dell’olio, al momento dell’acquisto.
Caratteristiche di un olio scadente
Tra le principali caratteristiche che rendono un olio scadente c’è sicuramente la tipologia di oliva utilizzate. Può infatti capitare che vengano utilizzate delle olive trattate oppure che fanno parte di una raccolta qualitativamente scarsa. Ciò compromette in modo molto importante il sapore e tutte le proprietà dell’olio, e questo vale anche per il processo di estrazione, che se poco curato può far tornare a galla molti difetti.
Un ulteriore aspetto molto importante è la freschezza. Per freschezza di un olio si intende l’utilizzo di oli ben conservati e soprattutto non troppo in là con l’età, poiché gli oli che risultano vecchi e ossidati tendono ad avere una qualità molto scarsa anche a livello aromatico. Senza considerare che può avere effetti molto sgradevoli anche sulla salute, se consumati per un periodo prolungato.
Infine, un fattore molto importante che purtroppo sta incidendo su moltissimi alimenti, è l’aggiunta di additivi o addirittura il mix tra oli di qualità inferiore. Si tratta di un processo studiato per diminuire in modo importante i costi di produzione, ovviamente ciò va ad intaccare fortemente la qualità, poiché gli additivi chimici tendono ad alterare anche il sapore naturale dell’olio.
Problematiche di un olio di oliva scadente
Il principale difetto di un olio scadente è il sapore che tende molto di più verso un retrogusto metallico o che va addirittura verso il sapore di sapone. Si tratta di difetti che possono essere causati da un processo di estrazione inesatto, da un utilizzo di olive di bassa qualità oppure un’ossidazione eccessiva. Il risultato ottenuto è un olio che può addirittura rovinare i piatti
Poi tra gli errori comuni c’è sicuramente la trasparenza delle informazioni. Ci riferiamo precisamente a tutti quei dettagli che interessano l’origine delle olive e il processo di produzione. Quando notate che un’etichetta non riporta in maniera precisa tutte le informazioni, è un segnale d’allarme per tutti i consumatori. Solitamente viene utilizzata questa tecnica per non far sapere che il prodotto non è qualitativamente accettabile.
Una critica che è assolutamente essenziale fare, è sulla consistenza dell’olio. Questo perché, quando un olio di oliva si mostra troppo liquido oppure troppo denso, significa che sono stati miscelati svariati oli o che sono stati aggiunti degli additivi. Un olio di qualità ha una consistenza piacevole sia al palato che al tatto, per questo è molto importante prestare attenzione.
Perché evitare questi oli
Dopo avervi spiegato le principali caratteristiche di un olio scadente, è tempo di elencarvi alcune delle motivazioni per il quale non dovreste assolutamente comprarlo. Prima di tutto, un olio di bassa qualità potrebbe addirittura contenere dei contaminanti che nel lungo periodo possono risultare dannosi. Inoltre, gli oli ossidati non hanno tutti i benefici di un olio di qualità.
Poi ovviamente bisogna pensare al rapporto commerciale, difatti per quanto possano essere degli oli convenienti dal punto di vista economico, non lo sono affatto dal punto di vista qualitativo. L’olio di oliva deve assolutamente essere uno di quegli alimenti per cui non si guarda il prezzo, poiché è anche uno dei pochi prodotti che rispetta il fattore qualità-prezzo.
Infine, è molto importante optare per marche trasparenti e che mostrano e dimostrano di produrre un olio di qualità, in questo modo si va a promuovere una pratica agricola più sostenibile e soprattutto un processo di produzione molto più professionale ed accurato, così da avere un beneficio sia a livello di consumatore che di produttore.
Riassunto e conclusione
Le marche di olio di oliva che presentano un gran numero di difetti, è certamente sinonimo di un prodotto scadente. La scarsa qualità delle olive, un processo di estrazione scadenze, l’utilizzo di additivi chimici o di oli ossidati, sono solamente alcuni dei difatti più gravi che si possono avere da un olio di oliva. Fortunatamente è possibile riconoscere un olio scarso dal sapore sgradevole e dalla mancata trasparenza sul processo di produzione.
L’acquisto di un olio di oliva di una qualità molto alta è di vitale importante per ottenere dei piatti gustosi e soprattutto dimostrare di avere a cuore il benessere della vostra salute. Se notate che un olio presenta qualcuno dei difetti che vi abbiamo elencato e spiegato appena sopra, è bene che evitiate di comprarlo, optando per un olio di oliva con un prezzo maggiore ma che possa garantirvi un prodotto sano e che non vi faccia correre dei pericoli.