Bere latte d’avena al mattino fa bene? La risposta del nutrizionista

Il latte d’avena, conosciuto anche più generalmente come bevanda d’avena è una delle alternative naturalmente vegetali del comune latte di animale, quasi sempre si fa riferimento a quello vaccino, in quanto condivide una struttura estetica e nutrizionale non eccessivamente dissimile da quest’ultimo con le dovute eccezioni naturalmente da considerare nel contenuto.

Anche se viene chiamato spesso impropriamente “latte” naturalmente la provenienza è molto diversa, ed il nome in questione viene impiegato prevalentemente per definire l’aspetto, che ricorda vagamente il latte vero. La bevanda d’avena viene considerata come una eccellente forma di elemento nutriente a colazione, addirittura migliore del latte animale, secondo varie fonti.

Ma bere latte d’avena al mattino è una buona idea? Come ogni condizione, anche questa abitudine evidenzia dei pro e dei contro che vanno commisurati quindi considerati in egual modo. La bevanda d’avena si trova in una condizione di maggior diffusione rispetto al passato, ed è oramai un elemento apprezzato anche dal consumatore medio.

Cos’è il latte d’avena

Come “si fa” il latte d’avena o bevanda d’avena? E’ un prodotto apprezzato per la sua semplicità concettuale, infatti può essere realizzato anche in casa. Nella maggior parte dei casi, parlando di bevanda di avena senza aggiunte particolari si può identificare con una serie di operazioni semplici, effettuabili semplicemente con l’avena ed acqua.

I due ingredienti vengono uniti, ed essendo l’avena un cereale dalle ottime capacità “assorbenti” questa viene lasciata abbastanza a lungo in acqua, condizione che viene riscaldata, in alcuni casi pressata, poi filtrata e con l’aggiunta di altra acqua ed una successiva azione di filtraggio permette di ottenere ciò che viene identificato come latte d’avena.

Il colore bianco e la consistenza simile al latte “vero” rendono questo elemento molto apprezzato presso vari tipi di consumatori, naturalmente vegani e vegetariani che possono ottenere una ottima presenza al posto del prodotto di provenienza animale. Oggi le varianti di latte d’avena sono varie, conviene però scegliere quelle senza aggiunte aromatiche o conservanti.

Proprietà

Le proprietà del latte d’avena sono indubbiamente importanti, a partire dall’ottimo contenuto di proteine, che contraddistingue questi cereali, tra i più impattanti e completi del proprio gruppo. Infatti sono presenti anche elementi utili per le diete ipocaloriche (è un prodotto a basso contenuto di grassi) ed ha un apporto calorico ridotto.

Inoltre le fibre permettono di ottenere un apporto benefico per il cuore, risultando utile da comprendere come effetto positivo per la condizione del colesterolo, aiutando ad equilibrare le due varianti LDL e HDL, ma anche per ridurre la pressione sanguigna in eccesso, quindi la condizione conosciuta come ipertensione arteriosa, buono anche il compendio di vitamine.

In senso generale è una bevanda complementare a tante altre e può essere utile anche in vari momenti della giornata essendo facilmente digeribile. Eccezion fatta per il contesto delle allergie ed intolleranze, il latte d’avena può essere comprensibilmente apprezzato dalla maggior parte dei potenziali consumatori con alcune particolari tipologie di categorie.

Differenze rispetto al latte vaccino

E’ ovvio fare delle opportune differenziazioni tra due bevande, il latte vaccino e quello d’avena che hanno un aspetto simile ma come abbiamo visto, un contesto ed una natural oltre ad una provenienza molto diverse. In realtà ci sono diversi punti in comune, spesso quella d’avena viene definita come più “leggera” in ambito calorico ma è davvero così?

Si ma non in maniera così sostanzialmente diversa, 100 grammi di latte vaccino intero apportano circa 67 calorie, la bevanda d’avena supera di poco le 40 calorie, le proteine sono presenti in entrambe le varianti anche se cambia leggermente la loro disponibilità, in tutte e due sono presenti sali minerali come ad esempio il calcio.

La biodisponibilità di quello presente nel latte vaccino è però maggiore essendo un elemento di provienienza animale, quindi è più facile con quest’ultimo provvedere ad un sufficiente fabbisogno di questo elemento fondamentale per le ossa e denti. In entrambe le tipologie è presente un più che discreto apporto di Vitamina D essenziale per fortificare l’azione del calcio.

Latte di avena al mattino

Non ha particolari controindicazioni anzi queste non sono presenti, e rispetto al latte vaccino è più adatto ad essere consumato anche in condizioni di costipazione e difficoltà digestiva. L’apporto di fibre potrebbe però non essere qualcosa di consigliabile in caso di stitichezza, quindi un effetto opposto rispetto al latte tradizionale.

Può essere senza dubbio consumato, nella sua forma naturale, anche da chi soffre di celiachia, attenzione però a consultare bene l’etichetta in quanto non tutti i produttori fanno ricorso ad elementi che sono evidenziati per essere privi di glutine. Ed è possibile integrare sia il latte vaccino che quello di avena in modo complementare.

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