Non usare mai questa marca di tonno: è tra le più scadenti in commercio

Tra i pesci più amati e apprezzati di sempre dobbiamo per forza citare il tonno, il quale viene consumato crudo ma anche cotto e, perché no, trova ampio consenso anche per quanto riguarda la sua variante in scatola. Questo tipo di alimento è molto apprezzato non solo per il gusto e per le proprietà organolettiche, che mette a disposizione dei suoi clienti, ma anche per la possibilità di beneficiare di un prodotto sempre pronto all’uso.

Il resto, in effetti, richiede delle tecniche e delle tempistiche molto lunghe per essere preparato, motivo per cui molte persone apprezzano la possibilità di gustare un alimento di qualità senza doversi mettere i fornelli. Al giorno dopo possiamo beneficiare di moltissime marche di tonno in commercio, ma non sempre queste si rivelano essere ottime qualitativamente parlando.

Purtroppo, infatti, esistono delle marche di tonno che potrebbero essere nocive per la salute ed è proprio per questo motivo che quando andiamo al supermercato per acquistare questo prodotto dobbiamo fare molta attenzione a quello che mettiamo nel carrello. Ecco, dunque, che cosa evitare quando devi acquistare un tonno di qualità.

Le caratteristiche del tonno

Il tonno è un pesce di altissima qualità che risulta essere molto diffuso in tutto il mondo e grazie alle sue qualità organolettiche e alle proprietà che sa offrire viene definito come pesce azzurro, uno dei più salutari in assoluto. Questo pesce è a sangue caldo e questo gli permette di sopravvivere nella maggior parte delle acque presenti sul nostro pianeta anche se, ovviamente, in alcune zone la sua presenza sarà più intensa di altre.

Quando parliamo di questo pesce facciamo riferimento ad un alimento di grande quantità che non solo risulta essere molto gustoso, ma che pare avere degli effetti estremamente benefici sulla salute dell’uomo. Grazie alla sua versatilità, inoltre, può essere utilizzato per dar vita a moltissime ricette in quanto sta davvero bene con tutto.

Quasi tutta la carne del tonno può essere utilizzata per fini culinari, anche se esistono delle parti che vengono riservate a determinati scopi come ad esempio la ventresca che, essendo grassa, viene impiegata per realizzare delle preparazioni che caratterizzano l’alimentazione del Sud Italia. La parte più pregiata di questo pesce viene invece indicata con il termine di filetto.

Quali sono i benefici del tonno?

Come abbiamo detto nelle righe precedenti, il tonno appartiene a quegli esemplari denominati come pesce azzurro e proprio per questo viene considerato uno dei migliori da portare in tavola. In effetti si compone di elementi molto validi per la salute, come ad esempio acqua, proteine, lipidi, acidi di vario tipo, vitamine e sali minerali che possono fare la differenza.

Possiamo quindi a mangiarla in abbondanza, in quanto è ricco di grassi insaturi e viene considerato un alimento magro, motivo per cui viene spesso annoverato anche nelle diete restrittive. Da quello che sappiamo, inoltre, può essere molto utile per la salute dell’organismo e soprattutto per la mente, in quanto possiede sali minerali come il fosforo e il potassio che riescono ad incentivare alcune capacità cognitive.

Ovviamente anche il tonno, così come tutti gli altri pesci, deve essere consumato tramite cottura o a seguito del trattamento che porterà questo pesce ad essere definito come abbattuto, il che significa che potrà essere consumato anche a crudo. In alcuni casi però è meglio limitare il consumo del prodotto a causa della possibilità di alte dosi di mercurio.

Qualche pillola sul tonno in scatola

Come abbiamo potuto evincere il tonno è uno dei pesci più gustosi ed è proprio per questa ragione che possiamo consumarlo in moltissime varianti fra cui spicca, per esempio, quella del tonno in scatola. In effetti il tonno si sposa molto bene a questo tipo di preparazione e sicuramente si tratta di una scelta che offre diversi vantaggi sotto innumerevoli punti di vista.

Prima di essere inscatolato il tonno in questione viene sottoposto alla cottura e poi, a seconda dell’uso di destinazione del prodotto, potrà essere messo sott’olio, in salamoia o condito con ingredienti che andranno a determinare una variante di tonno ben specifica. Ovviamente qualsiasi tipo di preparazione e di ingrediente verrà riportato sull’etichetta, in modo che il consumatore sappia esattamente quello che sta per acquistare.

Negli ultimi anni sono davvero tante le aziende che si sono dedicate alla preparazione del tonno in scatola ed è proprio per questo motivo che quando andiamo al supermercato non abbiamo che l’imbarazzo della scelta dinanzi alle innumerevoli possibilità che ci vengono proposte. Dobbiamo sempre ricordarci, però, di prestare attenzione a quello che acquistiamo, in quanto non tutto risulta essere buono come in apparenza.

Cosa evitare quando si compra il tonno in scatola?

Esistono delle persone che amano mettersi alla prova e proprio per questa ragione, ogni volta che si recano al supermercato, decidono di acquistare dei prodotti nuovi per ampliare i propri gusti. Altre, invece, quando trovano il prodotto con il quale si trovano meglio si fossilizzano sullo stesso poiché temono una delusione laddove quello nuovo non dovesse rispondere positivamente alle loro esigenze.

Bisogna però sapere che è sempre meglio controllare l’etichetta del prodotto che stiamo per acquistare, in quanto in questo caso il tonno in scatola potrebbe non essere dei migliori sul mercato. La prima cosa alla quale dobbiamo prestare attenzione è la zona FAO di pesca, in quanto si tratta di un’area ben delimitata che assicura la qualità del tonno, facendo sì che lo stesso non sia incline all’assorbimento del mercurio. Bisogna poi prestare attenzione anche alla quantità di sale utilizzata e alla presenza di eventuali conservanti che potrebbero far durare il tonno più a lungo, ma incidere negativamente sulla qualità del pesce. Per avere un’idea dei conservanti utilizzati in una determinata scatoletta di tonno basterà fare caso alla data di scadenza in quanto, qualora questa dovesse protrarsi troppo a lungo nel tempo, potrebbe far presagire l’utilizzo di sostanze chimiche non proprio salutari.

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